Giornalisti contro il razzismo
I media rispettino il popolo ROM
21 maggio 2008
Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una forte campagna politica e d'informazione riguardante il tema dell'immigrazione. Siamo rimasti molto impressionati per i toni e i contenuti di molti servizi giornalistici, riguardanti specialmente il popolo rom. Troppo spesso nei titoli, negli articoli, nei servizi i rom in quanto tali - come popolo - sono stati indicati come pericolosi, violenti, legati alla criminalità, fonte di problemi per la nostra società. Purtroppo l'enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo sono solo l'epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo dell'informazione e la politica inclini a offrire un capro espiatorio al malessere italiano. Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza alcuno spirito critico e senza un'analisi reale dei fatti. Il popolo rom è storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed emarginazione, e il nostro Paese è stato più volte criticato dagli organismi internazionali per la sua incapacità di tutelare la minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Siamo molto preoccupati, perché i mezzi di informazione rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia sia verso i rom sia verso gli stranieri residenti nel nostro Paese. Alcuni lo stanno già facendo, a volte con modalità inquietanti che evocano le prime pagine dei quotidiani italiani degli anni Trenta, quando si costruiva il "nemico" - ebrei, zingari, dissidenti... - preparando il terreno culturale che ha permesso le leggi razziali del 1938 e l'uccisione di centinaia di migliaia di rom nei campi di sterminio nazisti. Invitiamo i colleghi giornalisti allo scrupoloso rispetto delle regole deontologiche e alla massima attenzione affinché non si ripetano episodi di discriminazione. Chiediamo all'Ordine dei giornalisti di rivolgere un analogo invito a tutta la categoria. Ai cittadini ricordiamo l'opportunità di segnalare alle redazioni e all'Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all'odio razziale riscontrato nei media.
Promotori: Lorenzo Guadagnucci, giornalista Firenze (3803906573)
Beatrice Montini, giornalista Firenze (3391618039)
Zenone Sovilla, giornalista Trento (3479305530)
Primi firmatari: Massimo Alberizzi, giornalista Milano Checchino Antonini, giornalista Roma Paolo Barnard, giornalista Bologna Emanuele Chesi, giornalista Forlì Riccardo Chiari, giornalista Firenze Maurizio Chierici, giornalista Parma Michele Concina, giornalista Roma Domenico Coviello, giornalista Firenze Manuela D'argenio, giornalista Toni De Marchi, giornalista, Roma Monica Di Sisto, giornalista Roma Amelia Esposito, giornalista Bologna Paolo Finzi, Milano Miriam Giovanzana, giornalista Milano Domenico Guarino, giornalista Firenze Carlo Gubitosa, giornalista Taranto Gabriela Jacomella, giornalista Milano Claudio Jampaglia, giornalista Roma Cristiano Lucchi, giornalista Firenze Alessandro Mantovani, giornalista Bologna Martino Mazzonis, giornalista Roma Giulio Montenero, giornalista Trieste Alfio Nicotra, giornalista Roma Pino Nicotri, giornalista Milano Silvia Ognibene, giornalista Firenze Arianna Parsi, giornalista Eva Pedrelli, giornalista, Thailandia Raffaele Palumbo, giornalista Firenze Sandro Pintus, giornalista Firenze Anna Pizzo, giornalista Roma Pietro Raitano, giornalista Milano Sabrina Sganga, giornalista Firenze Cecilia Stefani, giornalista Firenze Elena Tebano, giornalista Milano Duccio Tronci, giornalista Firenze Paola Trotta, Milano Pietro Vaccari, blogger Gabriele Vannini, Firenze Raf Valvola, mediattivista Milano
www.giornalismi.info/mediarom
21 maggio 2008
Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una forte campagna politica e d'informazione riguardante il tema dell'immigrazione. Siamo rimasti molto impressionati per i toni e i contenuti di molti servizi giornalistici, riguardanti specialmente il popolo rom. Troppo spesso nei titoli, negli articoli, nei servizi i rom in quanto tali - come popolo - sono stati indicati come pericolosi, violenti, legati alla criminalità, fonte di problemi per la nostra società. Purtroppo l'enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo sono solo l'epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo dell'informazione e la politica inclini a offrire un capro espiatorio al malessere italiano. Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza alcuno spirito critico e senza un'analisi reale dei fatti. Il popolo rom è storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed emarginazione, e il nostro Paese è stato più volte criticato dagli organismi internazionali per la sua incapacità di tutelare la minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Siamo molto preoccupati, perché i mezzi di informazione rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia sia verso i rom sia verso gli stranieri residenti nel nostro Paese. Alcuni lo stanno già facendo, a volte con modalità inquietanti che evocano le prime pagine dei quotidiani italiani degli anni Trenta, quando si costruiva il "nemico" - ebrei, zingari, dissidenti... - preparando il terreno culturale che ha permesso le leggi razziali del 1938 e l'uccisione di centinaia di migliaia di rom nei campi di sterminio nazisti. Invitiamo i colleghi giornalisti allo scrupoloso rispetto delle regole deontologiche e alla massima attenzione affinché non si ripetano episodi di discriminazione. Chiediamo all'Ordine dei giornalisti di rivolgere un analogo invito a tutta la categoria. Ai cittadini ricordiamo l'opportunità di segnalare alle redazioni e all'Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all'odio razziale riscontrato nei media.
Promotori: Lorenzo Guadagnucci, giornalista Firenze (3803906573)
Beatrice Montini, giornalista Firenze (3391618039)
Zenone Sovilla, giornalista Trento (3479305530)
Primi firmatari: Massimo Alberizzi, giornalista Milano Checchino Antonini, giornalista Roma Paolo Barnard, giornalista Bologna Emanuele Chesi, giornalista Forlì Riccardo Chiari, giornalista Firenze Maurizio Chierici, giornalista Parma Michele Concina, giornalista Roma Domenico Coviello, giornalista Firenze Manuela D'argenio, giornalista Toni De Marchi, giornalista, Roma Monica Di Sisto, giornalista Roma Amelia Esposito, giornalista Bologna Paolo Finzi, Milano Miriam Giovanzana, giornalista Milano Domenico Guarino, giornalista Firenze Carlo Gubitosa, giornalista Taranto Gabriela Jacomella, giornalista Milano Claudio Jampaglia, giornalista Roma Cristiano Lucchi, giornalista Firenze Alessandro Mantovani, giornalista Bologna Martino Mazzonis, giornalista Roma Giulio Montenero, giornalista Trieste Alfio Nicotra, giornalista Roma Pino Nicotri, giornalista Milano Silvia Ognibene, giornalista Firenze Arianna Parsi, giornalista Eva Pedrelli, giornalista, Thailandia Raffaele Palumbo, giornalista Firenze Sandro Pintus, giornalista Firenze Anna Pizzo, giornalista Roma Pietro Raitano, giornalista Milano Sabrina Sganga, giornalista Firenze Cecilia Stefani, giornalista Firenze Elena Tebano, giornalista Milano Duccio Tronci, giornalista Firenze Paola Trotta, Milano Pietro Vaccari, blogger Gabriele Vannini, Firenze Raf Valvola, mediattivista Milano
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