Al Bellaria Film Festival una giuria dell'UCCA assegnerà il premio per il concorso AnteprimaDoc
Al via nelle prossime settimane una inedita collaborazione tra l'Ucca e il Bellaria Film Festival uno degli appuntamenti più interessanti in Italia che si tiene a Bellaria-Rimini, dal 5 al 9 giugno.
Obiettivo della collaborazione è moltiplicare le occasione di promozione del documentario italiano, notoriamente penalizzato dalla/nella distribuzione perché non ancora assunto a pieno titolo come opera cinematografica al pari del cinema di finzione.
Il Festival infatti, diretto artisticamente da Fabrizio Grosoli dal 2006, è dedicato al documentario e si articola in tre sezioni:
Concorso Anteprima doc per documentari italiani inediti; Premio Casa Rossa doc per il regista del miglior documentario della precedente stagione e Corto doc.
Con il Bellaria Film Festival si sono create le condizioni affinché una giuria Ucca assegni a un documentario in concorso nella sezione Concorso Anteprima doc un premio che corrisponde alla circuitazione in almeno venti città dove operino circoli Ucca e Arci. La giuria sarà composta da Mario Brondi (Centro di cooperazione culturale di Torino), Davide Gelli (circolo Terminale di Prato) e Domenico Simone (Officina culturale South Media di Catania).
Il festival di Bellaria, nato nel 1983, fin dalla sua prima edizione dal nome Anteprima per il cinema indipendente italiano (fino al 2005) si è caratterizzato per l'attenzione verso il cinema indipendente, povero di mezzi e ricco di idee, fucina di nuovi talenti della cinematografia. Sotto la direzione di Morando Morandini, decano della critica e padre fondatore della manifestazione, e degli altri intellettuali che lo hanno affiancato nel corso degli anni (Gianni Volpi, Enrico Ghezzi, Roberto Silvestri, Antonio Costa, Daniele Segre) ha consolidato il proprio ruolo divenendo una delle più autorevoli manifestazioni cinematografiche italiane, contribuendo a far conoscere e lanciare registi come Silvio Soldini, Daniele Segre, Ciprì e Maresco, Roberta Torre e tanti altri. Il festival si è assunto il compito di ricercare e scoprire i nuovi talenti del cinema italiano, rivolgendosi in particolare a quei nuovi autori non sorretti dai mezzi finanziari delle grandi case di produzione.
Certamente ad alcuni la formula del Bellaria Film Festival ricorderà il Premio Ucca - venti città, presente per diversi anni alla Mostra internazionale dell'arte cinematografica di Venezia (nell'ambito della Settimana della critica). Il premio Ucca Venti- città è stata certamente una delle più positive esperienze nella storia dell'Ucca e le ragioni di un impegno nella circuitazione di opere cinematografiche penalizzate dal mercato sono ora quanto mai attuali.
Ecco perché la formula del Premio Ucca - venti città può rappresentare un modo attuale e utile per segnare, a partire dal Festival di Bellaria, una presenza Ucca nel panorama del cinema Italiano e arricchire con proposte nuove e inedite la programmazione di tanti circoli.
Obiettivo della collaborazione è moltiplicare le occasione di promozione del documentario italiano, notoriamente penalizzato dalla/nella distribuzione perché non ancora assunto a pieno titolo come opera cinematografica al pari del cinema di finzione.
Il Festival infatti, diretto artisticamente da Fabrizio Grosoli dal 2006, è dedicato al documentario e si articola in tre sezioni:
Concorso Anteprima doc per documentari italiani inediti; Premio Casa Rossa doc per il regista del miglior documentario della precedente stagione e Corto doc.
Con il Bellaria Film Festival si sono create le condizioni affinché una giuria Ucca assegni a un documentario in concorso nella sezione Concorso Anteprima doc un premio che corrisponde alla circuitazione in almeno venti città dove operino circoli Ucca e Arci. La giuria sarà composta da Mario Brondi (Centro di cooperazione culturale di Torino), Davide Gelli (circolo Terminale di Prato) e Domenico Simone (Officina culturale South Media di Catania).
Il festival di Bellaria, nato nel 1983, fin dalla sua prima edizione dal nome Anteprima per il cinema indipendente italiano (fino al 2005) si è caratterizzato per l'attenzione verso il cinema indipendente, povero di mezzi e ricco di idee, fucina di nuovi talenti della cinematografia. Sotto la direzione di Morando Morandini, decano della critica e padre fondatore della manifestazione, e degli altri intellettuali che lo hanno affiancato nel corso degli anni (Gianni Volpi, Enrico Ghezzi, Roberto Silvestri, Antonio Costa, Daniele Segre) ha consolidato il proprio ruolo divenendo una delle più autorevoli manifestazioni cinematografiche italiane, contribuendo a far conoscere e lanciare registi come Silvio Soldini, Daniele Segre, Ciprì e Maresco, Roberta Torre e tanti altri. Il festival si è assunto il compito di ricercare e scoprire i nuovi talenti del cinema italiano, rivolgendosi in particolare a quei nuovi autori non sorretti dai mezzi finanziari delle grandi case di produzione.
Certamente ad alcuni la formula del Bellaria Film Festival ricorderà il Premio Ucca - venti città, presente per diversi anni alla Mostra internazionale dell'arte cinematografica di Venezia (nell'ambito della Settimana della critica). Il premio Ucca Venti- città è stata certamente una delle più positive esperienze nella storia dell'Ucca e le ragioni di un impegno nella circuitazione di opere cinematografiche penalizzate dal mercato sono ora quanto mai attuali.
Ecco perché la formula del Premio Ucca - venti città può rappresentare un modo attuale e utile per segnare, a partire dal Festival di Bellaria, una presenza Ucca nel panorama del cinema Italiano e arricchire con proposte nuove e inedite la programmazione di tanti circoli.
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