10 aprile 2008

IO VOTO LIBERO. Da Locri contro la 'ndrangheta per un voto libero

IO VOTO LIBERO.
"Dall'uso responsabile del voto iniziamo a costruire una nuova Calabria e una nuova Italia".
Questo è il messaggio che si legge sul fac-simile di scheda elettorale distribuita a Locri dagli organizzatori nella manifestazione del 1° marzo come segno simbolico dell'Alleanza che si è stretta fra tutti coloro che hanno risposto all'appello di Vincenzo Linarello e che hanno deciso di aderire alla richiesta di Alleanza inoltrata dalla comunità della Locride e dell'intera Calabria. "Alleanza" ha chiesto Vincenzo Linarello non solo solidarietà. "L'Alleanza con noi, dunque, non implica solo la mobilitazione quando siamo colpiti, implica che voi vi dobbiate riappropriare del vostro territorio". Vincenzo sostiene che in gioco c'è il destino dell'Italia. "Siamo ad una svolta: o si costruisce una democrazia vera, riportandola nelle comunità tra la gente, o la 'ndrangheta, le mafie, le massonerie deviate e le holding economiche e finanziarie occuperanno gli spazi che lasceremo vuoti".
Il successo della manifestazione, secondo Vincenzo, si misura ed è al tempo stesso il segno evidente del potere della coscienza per cui la mobilitazione è il frutto dell'autorevolezza del percorso fatto da una comunità ribelle alla 'ndrangheta che ha cercato di fare ciò che dice e di dire ciò che fa. "Perché la coscienza ha un potere grandissimo nella storia: un potere che nessuna struttura di morte può prevaricare o sedare."
La comunità calabrese ha fatto un percorso di coscientizzazione arrivando a comprendere che "esiste un preciso meccanismo di controllo sociale: la 'ndrangheta e le massonerie deviate collocano i loro uomini nei posti chiave dove la gente deve passare per soddisfare i propri bisogni quotidiani: un posto di lavoro, un prestito, un'autorizzazione importante, delle cure sanitarie dignitose. Se uno ha un bisogno di questo tipo deve rivolgersi a «loro». "In cambio, tra le altre cose, alla gente viene richiesto il conferimento del voto: personale e della famiglia", afferma Vincenzo. "I voti così estorti vengono «pacchettizzati» e offerti ai partiti e ai loro candidati più importanti. Chi comprerà questi voti dovrà, a sua volta, ripagarli facendo fare carriera politica ai referenti della 'ndrangheta e delle massonerie deviate, sia affidando loro altri posti chiave da cui si potranno controllare i bisogni delle persone. E il ciclo ricomincia. È per tale ragione che la 'ndrangheta e le massonerie deviate ci hanno aggrediti, hanno tentato di intimidirci, diffamarci, lusingarci". Vincenzo continua asserendo che il 90% delle ricchezze della 'ndrangheta è nelle mani del solo 10% degli affiliati e la maggior parte di chi viene ammazzato è un uomo «d'onore». A tutti i potenziali collusi Vincenzo dice "Attenzione a pensare di utilizzare la 'ndrangheta per avere consenso e successo elettorale. Attenzione perché la 'ndrangheta non si lascerà utilizzare e piano piano vi distruggerà prendendo il vostro posto. Non li controllerete. Già ora chi ha avuto a che fare con loro non li controlla più. Si approprieranno gradualmente di interi partiti e alla fine non conterete più nulla". Perciò rivolgendosi agli elettori Vincenzo esorta tutti così: "Agli elettori, a noi tutti elettori, a tutti coloro che andranno a votare alle prossime elezioni politiche diciamo di seguire il decalogo che vi abbiamo proposto col segno iniziale della manifestazione: IO VOTO LIBERO, ditelo a testa alta, non vendetevi il voto, non scambiatelo con nessun favore, il vostro voto vale tantissimo. Sono «loro» che vogliono farvi convincere che non vale niente e di regalarlo e di svenderlo. Potete cambiare il volto della nostra terra usandolo bene. Non date il vostro voto ai mafiosi o a chi viene votato da loro. Non date il vostro voto alla gente che non ritenete onesta e perbene, anche se vi promettono favori che non manterranno nella maggior parte dei casi. Date il voto a chi si dimostra disinteressato, onesto. A chi non distribuisce favori e date il voto a chi si dimostra disinteressato, onesto. A chi non distribuisce favori e raccomandazioni".
Sul fac-simile di scheda elettorale distribuito il 1°marzo c'è un decalogo per un uso responsabile del voto. Ecco i punti: 1. Il voto è mio; 2. Mi informerò sui candidati sui partiti; 3. Non farò campagna elettorale a nessuno; 4. Non darò il mio voto a nessuno in cambio di favori, promesse e piccole cortesie; 5. Non voterò chi ha subito condanne; 6. Non voterò chi è votato dai mafiosi; 7. Non voterò chi ha sprecato i soldi pubblici; 8. Non seguirò le indicazioni della mia famiglia; 9. Fiducia ai giovani e alle donne; 10. Vota sempre, comunque.
Votare. Contro il controllo sociale della 'ndrangheta agire l'esercizio del diritto di voto: l'esercizio di un voto libero che implichi la riappropriazione da parte dell'elettore del controllo del politico votato.
"Dall'uso responsabile del voto iniziamo a costruire una nuova Calabria e una nuova Italia!!!" si legge sul fac simile di scheda elettorale sì perché, nel frattempo, la 'ndrangheta continua con le sue azioni illegali e intimidatorie contro il consorzio Goel. Risale al 21 marzo scorso l'azione di ignoti che si sono introdotti all'interno della struttura per disabili mentali a Siderno, in via Peppino Brugnano e hanno tagliato in più punti le serpentine dei venti climatizzatori installati da circa un mese nelle stanze dei degenti. Nel comunicato stampa del 25 marzo scorso diramato da Goel si legge che "è in corso la procedura di autorizzazione al funzionamento da parte del Consorzio Goel per la realizzazione di due moduli per l'accoglienza residenziale dei disabili mentali. Il consorzio Goel, in seguito a sopralluogo nella struttura, aveva segnalato al Comune di Siderno, circa un mese fa che la ditta incaricata delle fornitura e posa in opera dei climatizzatori stava mondando alcuni climatizzatori usati. Il Comune interveniva tempestivamente e la ditta procedeva allo smontaggio dei climatizzatori usati e la successiva sostituzione con climatizzatori nuovi." La condanna del gesto è assoluta anche perché le vittime sono i ricoverati della struttura, beneficiari ultimi della climatizzazione.
"Questo atto non impedirà al Goel di continuare l'impegno preso con i familiari dei ricoverati, gli operatori e l'intero territorio, per un progetto pilota sulla psichiatria nella terra di Locride".
La lotta e la resistenza continuano.

Silvia Berruto

apri e segui il decalogo www.iovotolibero.it

pubblicato sul sito e sulla newsletter del Centro Studi Sereno Regis
2008/15 del 10 aprile 2008

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