13 aprile 2008

Raggiunto il numero di firme richiesto per la presentazione della proposta di legge. Campagna "Un futuro senza atomiche"

Sono state presentate oltre 50.000 firme valide alla Camera dei Deputati che conferma il raggiungimento della soglia minima richiesta per legge. Il dato risale al 4 aprile scorso.
I dati ufficiosi erano già disponibili il 23 marzo scorso ma si è preferito avere dati sicuri e definitivi prima di diffondere qualsiasi informativa.
I funzionari dell'Ufficio testi normativi della Camera dei Deputati hanno terminato la verifica delle firme presentate dalla Campagna "Un futuro senza atomiche" arrivando alla soglia minima richiesta per legge come risulta dalla newsletter "Un futuro senza atomiche" n.16 dello scorso 4 aprile. "Ci hanno fatto i complimenti! "Era tutto così ben organizzato che il conteggio è stato facile".
25 i moduli inviati dal Comitato locale della Valle d'Aosta nessuna delle quali è stata rispedita al comitato per correzioni e 1 modulo supplementare è stato consegnato a cura di Pax Christi da Leonardo Sette.
656 sono state le firme totali raccolte in Valle d'Aosta nella campagna che si è aperta formalmente il 5 ottobre 2007 nel corso di una serata promossa da ARCI, Movimento Nonviolento Gruppo Valle d'Aosta e Centro Studi Sereno Regis di Torino presso l'Espace Populaire di Aosta con i relatori Giovanni Salio, già ricercatore presso il Dipartimento di Fisica Generale dell'Università di Torino, e di Piercarlo Racca del Coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento.
La proposta di legge era già stata illustrata il 5 agosto 2007, sempre all'Espace Populaire, dall'Associazione Saperi e Sapori, dall'ARCI Valle d'Aosta e dal Centro Studi Sereno Regis di Torino con proiezione del dvd "Le Gru di Sadako", breve illustrazione della campagna e distribuzione del testo della proposta di legge.
607 le firma raccolte a cura del comitato locale "Un futuro senza atomiche"- composto da ARCI Valle d'Aosta, Movimento Nonviolento Gruppo Valle d'Aosta, Associazione Saperi e Sapori, Legambiente e MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione) - e 49 firme a cura di Pax Christi che non faceva parte, formalmente, del comitato. Questo per spiegare che si poteva e ci si è potuti impegnare attivamente anche al di fuori del comitato: questo lo hanno dimostrato tutti i cittadini attivi e attivisti, non appartenenti al comitato, che hanno seguito la raccolta firme nei paesi di Châtillon, Issogne, Pont- Saint-Martin, Saint-Vincent.
Fondamentale è stato l'impegno dell'associazione Saperi e Sapori e di Espace Populaire che hanno permesso, facilitato e sostenuto una raccolta mirata delle firme durante alcune delle serate più importanti e affollate tenutesi all'Espace Populaire tra cui le conferenze di Marco Travaglio e di Giulietto Chiesa.
Sul sito dell'Espace Populaire, inoltre, è stato pubblicato il testo della proposta di legge presente sin dal novembre 2007.
Informazione ha dato spazio ad articoli e box sulla raccolta firme nei numeri16,17,18 del 2007 e nel numero 2 del 2008.
Altro spazio è stato dedicato alla raccolta firme da due blog locali: mariobadino.noblogs.org di Mario Badino e www.liberostile.blogspot.com (ottobre 2007).
Alla proposta di legge è stato attribuito il numero 3440 della quindicesima legislatura e al momento in cui verrà presentata in aula, alla prima seduta della nuova legislatura, riceverà un nuovo numero.
La lotta continua e l'invito dalla segreteria nazionale è a proseguire il coinvolgimento politico degli enti locali. Quindi l'azione del comitato e dei cittadini non si esaurisce con la raccolta firme.
Prima delle elezioni è stata consegnata a Carlo Perrin e a Roberto Nicco documentazione sulla proposta di legge e sulla campagna perché possano assumere la richiesta di seguire l'iter della legge, perché possano farla propria e possano scegliere non "di volta in volta" su questo tema.
A tutti gli attivisti dopo le elezioni comunque resterà il compito di vigilare e di coinvolgere il mondo politico in modo esteso e trasversale.

Silvia Berruto
Referente per la Valle d'Aosta della campagna "Un futuro senza atomiche"