28 giugno 2009

Assemblea del TDU il 26 giugno 2009

parte prima


Ieri sera si è svolta un'altra (la quarta) assemblea organizzata dal TDU presso la sede della Fédération des Coopératives.
La sala era gremita, con lavoratrici e lavoratori anche in piedi: circa centoventi persone, secondo una stima per difetto.
Roberto Presciani, presidente del consorzio delle cooperative sociali TDU, ha aperto l'incontro restituendo all'assemblea, con un breve report, i fatti e gli accadimenti degli ultimi giorni.
In sostanza non ci sono state grosse novità.
E' "saltato" l'incontro previsto con i gruppi consiliari del comune: "L'abbiamo capito dopo il perché" dice Roberto. "Tutti i gruppi consiliari non si sono voluti dissociare dall'atteggiamento del Sindaco Grimod e dell'Assessora Ferrero che hanno rapidamente motivato" e più volte ribadito, in questi giorni, "che si è trattato di una scelta politica" consistita nell'affidare la gara ad una commissione in merito alle decisioni della quale i politici non possono sindacare.
"Non abbiamo mai contestato, in questi giorni, il fatto che una commissione giudichi un appalto, dal momento che gareggiamo vuol dire che nella nostra logica c'è il vincere e il perdere. Quello che abbiamo voluto dire in questi giorni è che, probabilmente, quando si decide di mettere in gara queste cose (servizi sociali multipli destinati a persone con bisogni e diverse e multiple tipologie di fruizione, ndr), non si valutano bene le conseguenze."
"E le conseguenze le abbiamo viste!" dice Roberto, anche se la confusione è tanta, diffusa come lo sono i rumori di fondo delle chiacchiere che censurano i fatti, strumentali o di strada che siano. Solo, e con le dovute cautele, la lettura degli atti, riservata a pochi, che ormai sono numerosi, e la conoscenza dei contenuti dei progetti, restituiscono la facoltà di esprimere alcunché. Sostiene la scrivente.Il teorema costruito e sostenuto sinora, da parte istituzionale, è stato di affermare il refrain secondo il quale "non cambia nulla" poiché tutti i lavoratori passeranno, per legge, da una cooperativa, la perdente, a un'altra, la vincente.
"Queste sono logiche che non ci appartengono e quindi il desiderio nostro è quello di continuare a lavorare nelle nostre cooperative. Noi poi abbiamo messo in atto una resistenza passiva" - che a me pare da definirsi, più correttamente, una resistenza attiva, civile e nonviolenta (ndr) - noi facciamo resistenza, non diamo appoggio a questo passaggio e vediamo cosa succede.
La decisione, poi, l'ultima, la prendiamo, come sempre abbiamo detto, il 29 giugno, l'ultima sera proprio perché, nell'accordo che abbiamo siglato e che è stato distribuito, al punto 6 è scritto che noi tutti abbiamo la facoltà di aspettare fino al giorno 30 per decidere si o no e non è corretto quello che stanno facendo e noi domani segnaleremo a chi troveremo o lunedì il fatto che stanno stracciando l'accordo firmato da Pro.Ges, sindacati e TDU .
Il 29 sera ci troviamo di nuovo qui e facciamo una valutazione.
Chissà cosa succede entro il 29.
Gli scenari possono essere tanti: da una sospensione dell'affidamento alla Pro.Ges, a che la Pro.Ges dica non ce la faccio, ad altro.
Il 30 diremo si o no."
Non è corretto, quindi, ciò che starebbe accadendo, secondo quanto è emerso dalle segnalazioni di alcune persone già contattate, e presenti in sala, ovvero che la cooperativa subentrante starebbe facendo pressione su alcuni lavoratori, appartenenti alle cooperative del consorzio TDU, affinché firmino, al più presto, il loro passaggio da una cooperativa all'altra.
Presciani ha ribadito con deontologia professionale da vero cooperatore sociale e con forza: "Ognuno si senta libero".
Ha richiamato con determinazione tutti al rispetto delle decisioni altrui, in coerenza, con quanto affermato durante la manifestazione del 25 giugno.
"LE NOSTRE VOCI CONTANO!
E CONTANO ANCHE LE VOCI DI CHI DICE FACCIO QUEST'ALTRA SCELTA!
CHIARO ?! " ha affermato Roberto con determinazione nonviolenta.
Il TDU si è impegnato affinché il posto di lavoro di tutti sia assicurato.
E il riferimento va a chi deciderà di rimanere nella compagine del consorzio, considerato che, per gli altri lavoratori, per legge oltre che per gli accordi sottoscritti dalle parti fra cui il Comune di Aosta, il Consorzio Trait d'Union, i sindacati e la Cooperativa Pro.Ges, il posto di lavoro è già assicurato.
In merito ai posti di lavoro lunedì 29 giugno saranno presentate precise proposte concrete dal TDU.
Un incontro, congiunturalmente favorevole, si è avuto, il 24 giugno, con il CELVA (Consorzio degli Enti Locali della Valle d'Aosta).
Prima della manifestazione, nel pomeriggio, giovedì 25 giugno c'è stato un ulteriore incontro con i sindacati che hanno espresso, dice Roberto, il loro disagio per quanto avvenuto nel corso dell'assemblea del 23 giugno.
In esso tutti i lavoratori del TDU, informati da subito, costantemente e in progress dei fatti, così come dello stato di avanzamento della vicenda, degli aspetti legali, in possesso del verbale di accordo tra le parti, è immaginabile pensare che si saranno aspettati qualcosa di più o qualcosa di diverso da quanto è stato.
Dal 25 c'è accesso agli atti ed è sempre più verosimile la possibilità di un ricorso.
Dopo la lettura degli atti e la lettura, ancora in progress, dei progetti, da parte di TDU, si ricompone un equilibrio e vengono messe a tacere le illazioni di chi, prima dell'accesso agli atti, ovvero prima del 25 mattina, senza aver letto i progetti, comunque si permetteva di esternare giudizi di valore sui progetti stessi.
Alberto Ragazzi del TDU dice di essere più tranquillo dopo la lettura, anche solo di parte degli atti e anch'io, da cooperatrice, riconfermo e rinforzo, anche e soprattutto metodologicamente, le mie certezze e la professionalità di tante/i cooperatrici/cooperatori delle imprese sociali valdostane.
Anche Carla Chiarle, presidente della cooperativa sociale L'Esprit à L'Envers, riferisce sul progetto dell'antagonista che il testo e i contenuti per un servizio, con doti di inavvicinabile sintesi, sarebbero contenuti in un testo di ben 12 righe.
Si legge poi la lettera già spedita, ma ricevuta solo da alcuni utenti - che qualcuno chiamerà, senza troppa premura, clienti - il cui invio era stato segnalato dal Sindaco Grimod alla delegazione incontrata in Comune, dopo la manifestazione, due giorni fa, giovedì 25 giugno.
Una lavoratrice segnala che non sarà possibile per molti fruitori dare dei rimandi al comune, come richiesto, in considerazione della complessità del testo contenuto ma anche per la condizione generale di alcune persone tra cui, ad esempio, la signora di 102 anni, che per augurio e per pseudonimo chiamerò, con nome fittizio, Libera.
Appuro con piacere che la signora è lucida e mi auguro che si rivolga al comune per una lectio magistralis sullo stato delle cose probabilmente intellettualmente più onesta di quella lezioncina che ha dovuto subire la delegazione che è stata ricevuta dal sindaco e dall'assessora alle politiche sociali dopo la manifestazione del 25 e di cui darò report.

- continua -

Silvia Berruto