21 settembre 2007

"L'isola deserta dei carbonai". Un film di Andrea Fenoglio per la rassegna "EspaceMontagna"

Il film di Andrea Fenoglio "L'isola deserta dei carbonai" ha aperto, lo scorso 20 settembre, "EspaceMontagna. L'ambiente alpino a 360°" rassegna di cinema, letteratura, musica dedicata alla montagna presentata dall'Espace Populaire di Aosta a cura di Corrado Ferrarese.
L'obiettivo principale e dichiarato di "EspaceMontagna" è conoscere, far conoscere (ndr) e valorizzare, l'ambiente montano in ambito valdostano, ma non solo.
La proiezione del film del giovane regista cuneese Andrea Fenoglio, non ancora trentenne è stata realizzata in collaborazione col "Cervino CineMountain" festival internazionale del film di montagna giunto alla sua decima edizione, ribattezzato nel 2007 ma fino all'anno scorso noto come "Cervino Film Festival". La formula è rimasta invariata: si tratta di un "festival dei festival" che premia la filmografia di montagna già premiata da altri festival.
Luisa Montrosset, direttrice con Luca Bich del "Cervino CineMountain" festival, ha presentato il regista vincitore con "L'isola deserta dei carbonai" del "Premio Speciale" della giuria del X "Cervino CineMountain" riconoscimento che si aggiunge al Premio della Giuria e al Premio "Città di Imola" ottenuti al "Trento film Festival" 2007.
Montrosset ha sottolineato come l'elemento peculiare di Fenoglio sia "l'occhio particolarmente delicato e attento per tutto quello che riguarda l'uomo e la montagna in questo caso, ma non soltanto la montagna": si tratta di un film di antropologia strutturale, o meglio "destrutturalizzata" come sembrerebbe preferire il regista, che sta lavorando ad un progetto su un documentario che ruota attorno alle testimonianze raccolte da Nuto Revelli ne "Il mondo dei vinti" e ne "L'anello forte".
Andrea Fenoglio ha introdotto filologicamente il film sottolineando come l'opera sia nata per far conoscere il museo della carbonaia che si trova sulle montagne del pinerolese e come il film sia costruito su tre registri. Il primo è "un libretto di istruzioni su come si fa una carbonaia, il secondo analizza il territorio per come è adesso e il terzo è la descrizione storico-sociale della Val Lemina" e dell'esperienza contadina in generale: un'esperienza di spopolamento che coinvolge non solo quella vallata ma è oggi tipica,purtroppo, dell'ambito alpino tout court.
"La Val Lemina era un luogo di grande produzione del carbone vegetale e in questo film ci sono due vecchi, probabilmente gli ultimi due, che sanno fare una carbonaia". Il mestiere del carbonaio si è estinto, nel nord Italia, nella seconda metà del Novecento. Il film è l'espressione della memoria, della cultura materiale conservata da questi ultimi due ex professionisti del carbone. Il documentario fissa le varie fasi di lavorazione di una carbonaia. Dai ricordi e dalla narrazione del carbonaio protagonista, come si evince anche dalle immagini, si conferma la realtà di un territorio "desertificato" in cui vi sono tracce di un passato in cui esisteva lo stanziamento umano, ormai scomparso, ma di cui potrebbe essere possibile il ritorno.

"L'isola deserta dei carbonai" Italia, 2007,72 min. Regia di Andrea Fenoglio; soggetto di Andrea Fenoglio e Piercarlo Manovella; fotografia di Andrea Fenoglio e Sandro De Frino; musica di Gustav Mahler; produzione Detour Audiovisivi

Silvia Berruto