15 aprile 2007

22° Torino International GLBT Film Festival

Ventiduesima edizione del Torino International GLBT Film Festival che esplora e costruisce l'immaginario queer. Dal 19 al 26 aprile 2007 al Cinema Ideal Cityplex (corso Beccaria 4) e Ambrosio Cinecafé (corso Vittorio Emanuele 52).
L'edizione 2007 è caratterizzata dall'attenzione per le avanguardie, vecchie e nuove, cinematografiche e artistiche
Di seguito il programma.
Per IL CONCORSO INTERNAZIONALE sono tre le sezioni competitive: lungometraggi, cortometraggi e documentari. Tre le giurie internazionali che assegneranno il premio Ottavio Mai al miglior lungometraggio e un premio a ciascuna delle altre sezioni. Per ogni sezione competitiva è previsto un premio del pubblico.
PANORAMA presenta la produzione più recente in pellicola e video in tre sezioni non competitive.
La RETROSPETTIVA - KENNETH ANGER - è dedicata a uno dei più importanti nomi del cinema sperimentale americano: Kenneth Anger che inizia la sua carriera nel 1941. Alla presenza del regista, il pubblico potrà ri/scoprire e apprezzare i più importanti titoli della sua filmografia, tra cui soprattutto i cult Fireworks, Eaux d'artifice, Scorpio Rising e Kustom Kar Kommandos. La retrospettiva include anche film diretti da registi che hanno ispirato le opere dell' artista, come Georges Méliès, Marcel Carné e Jean Genet. Si trova un giovanissimo Kenneth Anger attore in A Midsummer Night's Dream di Wilhelm Dieterle e Max Reinhardt. Si rivedrà il capolavoro di Eisenstein, ¡Que Viva Mexico!, alla cui riedizione negli anni cinquanta Anger aveva partecipato su invito di Henry Langlois per conto della Cinémathéque Française, nonostante il suo nome non figuri tra i credits del film.
OMAGGI. Un omaggio sarà dedicato al performer americano Ron Athey. L'evento comprende alcune sue performance, una video-lettura tenuta dallo stesso Athey e la proiezione di Hustler White di Bruce LaBruce e Rick Castro, uno dei film di finzione in cui il performer è stato coinvolto come attore.
Il secondo omaggio è per Jenni Olson, regista, critica e archivista americana, nota anche al di fuori della comunità queer. Il pubblico italiano avrà l'occasione di conoscere una parte del suo straordinario archivio che comprende film, corti, documentari, trailer e alcuni dei più importanti film a tematica lesbica, come That Tender Touch di Russel Vincent e The Killing of Sister George di Robert Aldrich.
Il terzo omaggio è per il regista francese Philippe Vallois. Un punto di vista visionario e per certi versi anche psichedelico espresso nei suoi due nuovi film Johan (un nuovo montaggio del girato che risale al precedente realizzato nel 1975) e Sexus Dei, ci guida attraverso passioni e differenze tra l'Europa e il Medio Oriente, attraverso storie intime e personaggi moderni e/o del passato. L'omaggio include altri due film suoi, realizzati rispettivamente nel 1979 e nel 1983, Nous étions un seul homme e Haltéroflic.
In occasione del ventesimo anniversario dalla morte, il Festival rende un omaggio particolare a Andy Warhol presentando i tre classici cult: Hustler White, Chelsea Girls e Lonesome Cowboys. Ospite dell'omaggio sarà Joe Dallesandro, icona di Warhol e Paul Morissey, attore in Lonesome Cowboys e del capolavoro Je t'aime moi non plus di Serge Gainsbourg e presidente della giuria dei lungometraggi del festival.
Icone Moderne - Movie&Music Divas: STUDIO 54. La sezione che ruota attorno al concetto di icona queer, omaggiando attori o attrici con carriere parallele nel mondo della musica o viceversa, quest'anno è dedicata al famoso club newyorkese aperto 30 anni fa, il 26 aprile 1977. Lo Studio 54 fu punto di incontro per molte star di livello internazionale (in arrivo da tutto il mondo) e fu anche una "seconda casa" per Andy Warhol e l'équipe della sua Factory. Il 26 aprile 2007, 30 anni dopo, sarà l'occasione per un Big Party in onore del mitico Studio, omaggiato anche attraverso le proiezioni di Thanks God Is Friday di Robert Klane (girato un anno dopo la sua apertura, che riproduce il periodo clou del club) e di Fifty Four (Studio 54); una proiezione underground, a cura del suo autore Mark Christopher, che porta la versione originale gay censurata a suo tempo dalla Miramax prima di distribuirla.
Europa Mon Amour: c'era una volta il west (o queer in the west). Il West è la terra senza confini e senza regole dove tutto è radicale, estremo e dove tutto è permesso. Negli spaghetti western, genere di punta dell'ultimo periodo d'oro del cinema italiano, gli spazi della frontiera permettono le più ardite sperimentazioni identitarie: spietate bande di pistoleri gay, attrazioni fatali sotto il sole del deserto, violenti assassini dalle strane inclinazioni. Due titoli: Se sei vivo spara di Giulio Questi e Requiescant di Carlo Lizzani.
Voice Over
La sezione, nata due anni fa per promuovere il cinema più sperimentale, antinarrativo e la videoarte quest'anno dà spazio a una serie di artisti di fama internazionale, il cui lavoro analizza i vari aspetti e caratteri dell'identità queer include un omaggio al duo John Lovett/Alessandro Codagnone, all'artista estremo Franko B. e i nuovi video di Brice Dellsperger e Jeff Burton. Il duo italo-americano Lovett/Codagnone presenta una selezione di video e di immagini tratte dalle loro performance, in cui si indaga il sottile equilibrio tra desiderio amoroso e il concetto di potere. In Italia sono rappresentati dalla Galleria Emi Fontana di Milano.
Franko B, artista controverso, che ha fatto parlare il mondo dell'arte per le sue performance cruente, a volte al limite della sopportazione fisica e visiva, presenta due video che documentano la sua storia e il suo lavoro. Brice Dellsperger, artista francese, è celebre per i Body Double rifacimenti in chiave queer dei capolavori del cinema come i film di De Palma, Hitchcock e Gus Van Sant torna con l'ultimo Body Double, il numero 22, ispirato a Eyes Wide Shout di Kubrick.



Silvia Berruto