"NOI". Per Arte Plurale 2009
"NOI"
Ballata per un viaggio ancora di sola andata di otto oi Sisufoi
per un capolavoro collettivo incompiuto e in progress
Questo è un viaggio di otto esploratori uniti in un percorso di riflessione e in un tentativo di proporre un'azione artistica contro le discriminazioni.
E' stato così.
Sin da subito NOI abbiamo messo in discussione la dicitura che nel bando ipostatizza una differenza, anche spaziale, fra artisti e disabili.
NOI ci proponiamo come gruppo in cui un'eventuale disabilità è sentita e vissuta come un tratto comune. Pertanto presentiamo la nostra candidatura e la nostra opera, i nostri passati e i nostri presente, senza osservare differenze, anche di spazio grafico.
NOI abbiamo voluto e vorremmo proporre il nostro essere che va oltre il concetto separativo di artisti e disabili e che sancisce il nostro essere gruppo sin dalla prima appartenenza ad esso.
Siamo gruppo e come tale ci presentiamo.
Della disabilità Monica ha detto che "l'handicap è un ostacolo visivo in cui l'essere si rifugia perché il mondo lo rifiuta e lo rinchiude e di come il cuore, l'amore e la sensazione rende liberi da quella chiusura."
C. ha detto della persona che soffre che subisce un'etichettatura. Lei vorrebbe rivivere un'utopia, il sogno forse di essere libera da "marchi".
Giovanna, commentando un suo progetto precedente a "NOI" ma sempre centrato sulla riflessione sulle discriminazioni ha detto qualcosa che ci sta, anche per "NOI". "Una finestra sul mondo, un taglio fotografico ma anche morale, affinché si apra ed emerga la pecora nera di ognuno di noi: come una risorsa che annulla lo stigma."
Abbiamo affrontato alcune sfaccettature delle discriminazioni.
Le abbiamo approcciate, affrontate, assunte.
Talvolta le abbiamo risolte.
Talvolta.
E non solo speculativamente.
Attraverso la poesia, voluta, ricercata, letta, declamata, interpretata e scritta, unitamente al nostro agire artistico, abbiamo provato a costruire un'idea, concreta, che fosse anche un'azione, per abbattere le discriminazioni, simboleggiate nel nostro percorso collettivo da un muro.
Il muro.
Sappiamo assai bene che non si abbattono i muri
fuori
se prima non si sono decostruiti quelli
interni,
i nostri,
intimi, personali e anche collettivi,
così duri anche solo a scheggiarsi.
"NOI"
non si può descrivere o raccontare
si può solo
vedere
e
ascoltare.
Per ascoltarCI abbiamo proposto delle fotografie.
Attraverso la fotografia, in modo volutamente provocatorio, e non solo autocritico, ci siamo descritti con le nostre foto simil-segnaletiche: a significare che ci sentiamo Wanted se lasciamo passare alcune modalità, anche burocratiche. Qualcuno di noi addirittura ha cancellato, decidendo di non mostrare la propria immagine, la possibilità di essere ricercato, rintracciato e braccato.
NOI abbiamo lasciato che fosse.
Ma NOI siamo ancora qui.
Ci proviamo e ci abbiamo provato.
Il muro delle nostre e delle discriminazioni altrui è crollato, in parte, ma sta ancora in piedi.
Si tratta di materiale resistente. Nella contemporaneità di spazio e di tempo.
E lo sforzo collettivo è destinato
a ripetersi
senza tempo
probabilmente ad libitum.
Di fronte ad un muro
che è anche vostro,
che abbiamo tutti dentro
e che costruiamo ripetutamente.
Il muro
riflette
NOI
In esso si ri-specchia
un noi più allargato
nel quale tutti si possono riflettere
e forse riflettere
Dunque anche voi siete qui.
Siamo tutti
qui.
Il viaggio degli otto oi Sisufoi
non si conclude, come avremmo voluto, nel porto desiderato
l'arrivo
è ancora punto di partenza
di viaggi
ancora
di sola andata
per
altri
molteplici ritorni
forse
un giorno
senza ritorno.
A garantire
il senso e lo stile
del viaggio che abbiamo percorso
vorremmo che
la domanda
fosse insistente, anche se non ossessiva
e ci piacerebbe non potesse trovar risposta. Mai.
"Chi decide, diteci, che una persona è abile, un'altra è normalmente abile e un'altra ancora è disabile?
Perché se si dice qualcosa di questo tipo si stabilisce un teorema grazie al quale e attraverso il quale si afferma una sorta di costruzionismo separativo che per NOI non è condivisibile: per metodo, per contenuti e per processo.
Ha detto di "NOI" Eduardo "Mono" Carrasco, muralista cileno.
"... mi ha prodotto un'emozione perché, comunque, in questa società dove è tutto tecnologico, tutto è business, tutto è tradotto in soldi, dollari e euro, c'è gente che, magari con materiale povero, cerca di fare un'opera diversa, per raccontare qualcosa.
L'altra cosa che mi ha colpito è la partecipazione.
Gente che ho ritenuto gente comune ... che si metteva fare questa cosa.
L'obiettivo d'arte come quello di realtà forse non sono stati raggiunti.
Oltre alla lotta, anche contro NOI stessi, restano pensieri alti.
Forse il pensiero più bello è della piccola artista Isablu.
Ha detto di "NOI":
"Abbiamo pitturato con la colla, con la sabbia, con delle goccette nere.
Spalmavamo con lo xilofono."
NOI siamo comunque certi, con un prestito da Nazim Hikmet, che
quello che vorremmo dirvi di più bello
non ve lo abbiamo ancora detto
"NOI"
è
otto autori
in cerca di se stessi e di un'opera collettiva
un viaggio di 8 agit-prop per abbattere i muri da abbattere
7 mesi di incontri,
di corse e di rincorse
centinaia di ore di ricerca, di pensieri, parole, opere e omissioni
più di 700 fotografie
decine di poesie
ottoxotto progetti progettati e non
chilometri di risate, di fatica e di comprensione
chili di colla
alcuni metri quadrati di muro
per la coreografia tecnica e artistica di Monica
per l'architettura dell' homo faber Ernesto
per il leitmotiv fotografico di Manuela
per la sintesi espressiva di Franco
per la serietà della provocazione di C.
per l'euritmia non solo visual e per la coregia di Giovanna
per la coregia di Flavia
per l'alto insegnamento ricevuto da Isablu
per le mani di cuore sempre presenti di Riccardo
per il concept collettivo
NOI RESTIamo qui
in attesa
che qualcuno risponda all'ancor attuale interrogativo di Seneca
"Chi dunque guarirà coloro che si dicono sani?"
Per NOI
con rispetto
Silvia Berruto
il resto lo si vada a cercare nelle fotografie anche quelle in-visibili
Parte di "NOI", opera collettiva di Manuela Masoero, Franco Betral, Monica Saggioro, C.N., Ernesto Romiti, Flavia Tartaglione, Giovanna Capitanio, Silvia Berruto 2008/2009, © 2009 Photo NOI
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