08 marzo 2009

LA VALLE D'AOSTA C'E'ra. A CROTONE IL 1 MARZO 2009


Crotone, 1 marzo 2009
uno/2009
"Risolvere i problemi da soli è egoismo, risolverli insieme è politica." (Don Milani)
Siamo in 7000 attivisti.
Uniti nella marcia nonviolenta "Crotone 1 marzo 2009-Dall'Alleanza al Progetto" che attesta un picco, di massima concentrazione, di circa 10.000 persone protagoniste di una cittadinanza attiva e allargata.
Sono molti i cittadini attivi, soprattutto Calabresi, ac-compagnati da altri con-cittadini provenienti da tutta Italia: dalla Sardegna, dalla Sicilia, dalla Toscana, dall'Emilia Romagna, dalla Lombardia e dalla Valle d'Aosta.
L'unico gruppo, informale ma strutturato, proveniente dalla Valle d'Aosta, è formato da otto persone: tre cooperatori sociali di fatto, una quarta intermittente, quattro giovani videomaker e aspiranti registi.
Dietro allo striscione "La Valle d'Aosta c'è" sfilano il presidente del Consorzio delle Cooperative sociali Trait d'Union Roberto Presciani, Daniela Olmo della cooperativa sociale l'Esprit à l'Envers, Massimo Giugler presidente, della cooperativa Ombre con l'Acca e i quattro giovani: Alessandro D. R., Gabriel M., Gianluca M., Matteo B.
La quarta entità, come una scheggia im-pazzita, fotografa, intervista, si fa domande e le pone agli altri.
A quanto ne so, c'è solo un'altra valdostana che sfila, dietro allo striscione "Crotone 1 marzo 2009" che apre il corteo: è la vicepresidente nazionale delle ACLI, Paola Vacchina.
La manifestazione parte dal Piazzale dello stadio comunale "Ezio Scida" e il corteo si snoda, compatto e festante, lungo le strade di Crotone sino a Piazza della Resistenza.
Un flyer recante l'impegno programmatico Io ci sono per essere il futuro, impegno "non solo per oggi ma per la vita" ricorda l'animatrice e "voce" della marcia, Francesca Cantisani, anche conduttrice della giornata pubblica, è stato distribuito a tutti i partecipanti. Dopo essere stato sottoscritto viene depositato nel muro posto innanzi alla partenza del corteo.
"Per essere il futuro di questa città e di questa nazione" risponde luminosa e determinata Valentina, una ragazza della parrocchia di Crotone.
Intanto girovago.
Alla ricerca di sguardi.
Giorgio, che fa parte di un gruppo per la pace di Reggio Emilia e, nello stesso tempo, di una cooperativa sociale che si occupa di tossicodipendenze e di marginalità, dice: "Credo che sia importante essere qui per dare la possibilità a questi ragazzi di riscattarsi, di vivere la loro vita ... e " ... Si interrompe. La voce si increspa.
Come questo bel mare di Calabria.
Giorgio adesso ha la voce rotta dall'emozione.
Gli occhi arrossati e gonfi di lacrime.
Proprio come i miei.
Infine, in sofferta com-passione e vicinanza con la gente di qui, conclude il suo pensiero " ... coi loro sogni!"
Nel frattempo è arrivato anche padre Alex Zanotelli, che in piazza della Resistenza, rivolgerà a tutti, col suo stile alto, tipico dell'orazione classica, ma carico di passione umana e civile, un richiamo alla sobrietà.
Ai Calabresi rivolge un severo monito sollecitandoli affinché si riapproprino dell'acqua "persa" perché ceduta in gestione alla Veolia, una delle più potenti multinazionali del mondo: "Riappropriatevene!"
Poi, appena viene chiesto ai manifestanti di rimanere in silenzio per tutta l'esposizione del segno il volume delle voci collettive si stempera immediatamente.
Lo speaker, prima del silenzio, ringrazia ancora una volta i presenti: "Grazie a tutti. Siamo tanti...Grazie ... "
Dopo un applauso, collettivo e fragoroso la manifestazione ha inizio.
"Ed ora i nostri sogni... "
Il "segno", come l'anno scorso a Locri, ha contraddistinto la dichiarazione di intenti e l'assunzione di responsabilità da parte dei partecipanti, attraverso alcuni gesti-simbolo, ma non solo, agiti prima della partenza della marcia, in un silenzio assordante rotto solo dai NO collettivi, urlati, con forza, contro tutti gli irretimenti, simboleggiati da grossi sacchi da smaltire, zavorre da cui emanciparsi.
"Diciamo NO ai morti ammazzati.
NO alle divisioni.
NO ai rifiuti nocivi.
NO all'illegalità.
NO alla camorra.
NO ai poteri occulti.
NO alla mafia.
NO alla clientela.
NO alla 'ndrangheta.
NO alla corruzione. "
Tutto questo per dire dei SI:
"SI alla trasparenza.
SI alla legalità.
SI allo sviluppo.
SI al rispetto dell'ambiente. "
A questo punto giunge la richiesta di deporre nel muro il flyer, segno dell'impegno di ognuno: "Io ci sono per essere il futuro".
Se quest'anno sono molti di più dell'anno scorso i cittadini Calabresi, ancora troppo poche sono, invece, le municipalità presenti: Rocca di Neto, Isola Capo Rizzuto, Cutro, Cerenzia, Polistena, Locri, Cosenza, Monasterace, Bovalino, Villa San Giovanni.
Tra i politici sfilano il sindaco di Crotone, con la fusciacca, Peppino Vallone che in piazza ha comunicato sgravi fiscali, rispetto ai tributi dovuti all'amministrazione, per chi denuncia all'autorità giudiziaria le richieste estorsive; la giovane Angela Belluzzi, Assessora alle Politiche sociali, giovanili, Pubblica Istruzione e Turismo del Comune di Monasterace, è vicina alla base sociale e attiva a fianco dei giovani per produrre cambiamenti di cultura; il Presidente della Provincia Sergio Iritale, Eros Cruccolini, Presidente del Consiglio comunale di Firenze
che con la Calabria, nello specifico con Locri, ha una storia consolidata di collaborazione e di rete.
Santo Vazzano, presidente del consorzio di cooperative sociali "Jobel" e organizzatore della manifestazione con Vincenzo Linarello, presidente del consorzio di cooperative sociali Goel e portavoce di Comunità Libere, sono in testa al corteo.
Parlo con Adele e Teresa, due cittadine di Crotone. Chiedo loro che senso ha partecipare a questa manifestazione.
Teresa dice: "E' una protesta importante perché siamo abbandonati. La Calabria è abbandonata. Da tutti."
Adele spiega le sue ragioni. "Si fa questo per la pace. Noi siamo anziane e cerchiamo qualcosa di bello."
Teresa incalza: "Vogliamo che le istituzioni comincino a fare qualcosa di buono a Crotone.
Interrotta brevemente da Adele, che urla "Vogliamo lavoro per la gioventù!", Teresa continua."C'è molta disoccupazione e molta gente non sa come fare a mantenersi. Non c'è lavoro ed è per questo che si danno ad attività illegali."
Chiedo se la manifestazione, oltre che essere una protesta, può produrre cambiamento.
Adele risponde "Se siamo tutti compatti! Se siamo tutti onesti!"
Teresa aggiunge "Noi vorremmo che il governo facesse le strade, la ferrovia, l'aeroporto: tutte le cose che ci servono per poter andare avanti. La Calabria è abbandonata dallo stato! Completamente."
Amara anche la valutazione di Adele. "Crotone sta diventando proprio una pezza per terra, diciamolo alla crotonese".
Adele infine mi stupisce ancora con la sua conclusione tanto che, convinta di aver capito male, me la faccio ripetere due volte.
Adele manda il suo appello.
"Avanti compagni!
Lottiamo.
Lottiamo, per questo."

con rispetto
Silvia Berruto

"La Valle d'Aosta c'è"
C- Photo Silvia Berruto
1 marzo 2009