È nata l'associazione LIBERA in Valle d'Aosta. "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie"
Con votazione unanime, e palese, degli aventi diritto - riconosciuto da statuto ai soggetti giuridici che hanno legalmente aderito a Libera nazionale, almeno un mese prima delle assemblee in cui si deve votare - di CGIL, UISP, SAP, CISL locali con la cooperativa sociale San Grato, giovedì 20 novembre 2008, si è costituita, in Valle d'Aosta, l'associazione, di promozione sociale, LIBERA che ha votato, tra gli applausi della cittadinanza, la sua prima responsabile Marika Demaria, espressione di una candidatura condivisa del comitato promotore.
Davide Mattiello, responsabile di Libera per il Piemonte a cui Libera nazionale aveva conferito l'incarico, condiviso con Maria José Fava, di accompagnare la costituzione di Libera in Valle d'Aosta, ha preso la parola per introdurre la serata alla quale ha voluto essere presente il presidente onorario di Libera nazionale, Nando Dalla Chiesa.
Poco meno di un anno di lavoro è servito per giungere alla serata di fondazione dell'associazione "nella quale si incrociano emozioni, significati e speranze diversi, e tutti belli", come ha sottolineato Davide Mattiello.
Molteplici sono i significati che si incrociano nella serata. Significativa è stata, nella mattinata di giovedì, l'assemblea con gli studenti - una delle tappe del "Percorso della legalità" promosso dal Sap (sindacato autonomo di polizia) in collaborazione con Libera - connotata da riflessioni e discussioni sul tema delle differenze vissute come valore. Un secondo elemento significativo è stato il passaggio in Valle d'Aosta della Carovana nazionale antimafia in viaggio per i diritti, la democrazia e la giustizia sociale, promossa ormai da quattordici anni da Libera, dall'ARCI e da Avviso pubblico (enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie), strumento, questo, che incrocia tutti i territori del paese. Quest'anno la Carovana nazionale antimafia è partita, con una particolarità, contemporaneamente verso nord e verso sud: mentre la carovana passava sul territorio valdostano essa era presente, simultaneamente, anche nel territorio calabrese.
Il terzo significato, il più emozionante, è stato, senza ombre di dubbio, la nascita di Libera Valle d'Aosta.
Storicamente l'assemblea dell'associazione si è presentata al pubblico valdostano nel maggio scorso,
ad Aosta, con don Luigi Ciotti, per annunciare la nascita di un comitato promotore di Libera Valle d'Aosta.
Il comitato, composto da dieci cittadini attivisti, si è interrogato a lungo sul significato che implicava fondare Libera Valle d'Aosta che implica - come assunzione di parte della responsabilità di questo sogno "che cammina sulle gambe di molti dal 1995 in questo paese"- continua Mattiello - affermando che "questa storia, di un'Italia che resiste alle mafie e che riconosce la gravità della presenza delle mafie sul proprio territorio, è una storia che ci appartiene: appartiene a tutti.
Si tratta di una corresponsabilità."
Anche in Valle d'Aosta.
"Con l'augurio di tanta voglia di futuro",
e con rispetto
Silvia Berruto
Davide Mattiello, responsabile di Libera per il Piemonte a cui Libera nazionale aveva conferito l'incarico, condiviso con Maria José Fava, di accompagnare la costituzione di Libera in Valle d'Aosta, ha preso la parola per introdurre la serata alla quale ha voluto essere presente il presidente onorario di Libera nazionale, Nando Dalla Chiesa.
Poco meno di un anno di lavoro è servito per giungere alla serata di fondazione dell'associazione "nella quale si incrociano emozioni, significati e speranze diversi, e tutti belli", come ha sottolineato Davide Mattiello.
Molteplici sono i significati che si incrociano nella serata. Significativa è stata, nella mattinata di giovedì, l'assemblea con gli studenti - una delle tappe del "Percorso della legalità" promosso dal Sap (sindacato autonomo di polizia) in collaborazione con Libera - connotata da riflessioni e discussioni sul tema delle differenze vissute come valore. Un secondo elemento significativo è stato il passaggio in Valle d'Aosta della Carovana nazionale antimafia in viaggio per i diritti, la democrazia e la giustizia sociale, promossa ormai da quattordici anni da Libera, dall'ARCI e da Avviso pubblico (enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie), strumento, questo, che incrocia tutti i territori del paese. Quest'anno la Carovana nazionale antimafia è partita, con una particolarità, contemporaneamente verso nord e verso sud: mentre la carovana passava sul territorio valdostano essa era presente, simultaneamente, anche nel territorio calabrese.
Il terzo significato, il più emozionante, è stato, senza ombre di dubbio, la nascita di Libera Valle d'Aosta.
Storicamente l'assemblea dell'associazione si è presentata al pubblico valdostano nel maggio scorso,
ad Aosta, con don Luigi Ciotti, per annunciare la nascita di un comitato promotore di Libera Valle d'Aosta.
Il comitato, composto da dieci cittadini attivisti, si è interrogato a lungo sul significato che implicava fondare Libera Valle d'Aosta che implica - come assunzione di parte della responsabilità di questo sogno "che cammina sulle gambe di molti dal 1995 in questo paese"- continua Mattiello - affermando che "questa storia, di un'Italia che resiste alle mafie e che riconosce la gravità della presenza delle mafie sul proprio territorio, è una storia che ci appartiene: appartiene a tutti.
Si tratta di una corresponsabilità."
Anche in Valle d'Aosta.
"Con l'augurio di tanta voglia di futuro",
e con rispetto
Silvia Berruto
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