“NOI”ad Arte Plurale 2009
Dodici anni di Arte Plurale.
1000 artisti.
194 opere.
E’ stata inaugurata oggi, alle 12, la dodicesima edizione di Arte Plurale.
“NOI” è un muro in due parti.
Installazione, a tecnica mista, in polistirene estruso trattato con colla, tempera e sabbia.
Corredata da otto ingrandimenti digitali colore.
Base di 208 x 251 cm.
Sezione verticale di 240x140x109 cm.
E’”il muro delle nostre e delle discriminazioni altrui.”
In parte è crollato.
In parte è ancora in piedi.
A significare che gli otto esploratori, come molti altri, sono “sisifi”, non ancora liberati, per poter realizzare un viaggio, non solo dell’anima, verso un capolavoro collettivo.
Per ora incompiuto.
Per “NOI” c’era l’artista Monica Saggioro, del gruppo degli otto, che ha curato le relazioni col pubblico.
Monica ha illustrato il concept collettivo dell’opera, esposta al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, e ha distribuito al pubblico, con l’entusiasmo proprio del gruppo degli otto, l’omonimo testo-relazione: un’ottantina di copie in meno di un’ora.
A Monica pongo con determinazione alcune domande.
S. “Qual è il senso di “NOI”?
M. Il senso è il tentativo di abbattere la discriminazione verso le disabilità e il rappresentarsi come artisti.
Essere alla mostra oggi, dopo mesi di lavoro insieme, per creare, con entusiasmo, l’opera è per me
Felicità.
S.” Dunque artisti contro?”
M. Si. All’infinito. Contro i muri
S. “Un’azione artistica contro le discriminazioni …”
M. Si. Da parte di tutti.
Incontro Tea Taramino, la curatrice dell’esposizione.
“Sono molto sorpresa e contenta dell’energia che ha circolato in questa manifestazione.
Perché ho visto le persone hanno messo passione nel realizzare la loro opera, nel portarla, nel venirsela a montare soprattutto quelle molto complesse.
C’è stato un investimento di pensiero, anche di relazioni.
Si sta costruendo ancor di più una storia che è iniziata tanto tempo fa.
Si sta articolando e arricchendo di presenze significative dal punto di vista del contributo artistico ma anche del discorso sottostante quello che comporta la relazione con persone che hanno dei problemi o comunque mondi un po’deragliati, con problematiche.
E’ importante tenere insieme tutti i pezzi
Silvia Berruto
Monica e “NOI”
11 novembre 2009
Torino
© - Photo Silvia Berruto
1000 artisti.
194 opere.
E’ stata inaugurata oggi, alle 12, la dodicesima edizione di Arte Plurale.
“NOI” è un muro in due parti.
Installazione, a tecnica mista, in polistirene estruso trattato con colla, tempera e sabbia.
Corredata da otto ingrandimenti digitali colore.
Base di 208 x 251 cm.
Sezione verticale di 240x140x109 cm.
E’”il muro delle nostre e delle discriminazioni altrui.”
In parte è crollato.
In parte è ancora in piedi.
A significare che gli otto esploratori, come molti altri, sono “sisifi”, non ancora liberati, per poter realizzare un viaggio, non solo dell’anima, verso un capolavoro collettivo.
Per ora incompiuto.
Per “NOI” c’era l’artista Monica Saggioro, del gruppo degli otto, che ha curato le relazioni col pubblico.
Monica ha illustrato il concept collettivo dell’opera, esposta al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, e ha distribuito al pubblico, con l’entusiasmo proprio del gruppo degli otto, l’omonimo testo-relazione: un’ottantina di copie in meno di un’ora.
A Monica pongo con determinazione alcune domande.
S. “Qual è il senso di “NOI”?
M. Il senso è il tentativo di abbattere la discriminazione verso le disabilità e il rappresentarsi come artisti.
Essere alla mostra oggi, dopo mesi di lavoro insieme, per creare, con entusiasmo, l’opera è per me
Felicità.
S.” Dunque artisti contro?”
M. Si. All’infinito. Contro i muri
S. “Un’azione artistica contro le discriminazioni …”
M. Si. Da parte di tutti.
Incontro Tea Taramino, la curatrice dell’esposizione.
“Sono molto sorpresa e contenta dell’energia che ha circolato in questa manifestazione.
Perché ho visto le persone hanno messo passione nel realizzare la loro opera, nel portarla, nel venirsela a montare soprattutto quelle molto complesse.
C’è stato un investimento di pensiero, anche di relazioni.
Si sta costruendo ancor di più una storia che è iniziata tanto tempo fa.
Si sta articolando e arricchendo di presenze significative dal punto di vista del contributo artistico ma anche del discorso sottostante quello che comporta la relazione con persone che hanno dei problemi o comunque mondi un po’deragliati, con problematiche.
E’ importante tenere insieme tutti i pezzi
Silvia Berruto
Monica e “NOI”
11 novembre 2009
Torino
© - Photo Silvia Berruto
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