02 giugno 2010

ci sono notti in cui non si può dormire ...

ci sono notti in cui non si dorme ...

non perché si ama,
ma perché si vorrebbe
amare

ma come potremmo
noi
amare
se ...
a Gaza si continua a morire
senza ragioni

ripropongo
in questo frangente
così, comprensibilmente, incomprensibile
un frame della nostra cultura

Alle fronde dei salici
"E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento."

Salvatore Quasimodo
Pemio Nobel per la Letteratura, 1959

in queste notti
così lunghe
così affascinanti
e mediterranee

così potenzialmente
ardite
e rinfrancanti
d'amore

come potremmo
noi
amare
 o
dormire

con la
morte nel cuore

noi
qui
a voi
così insulsamente
distanti ...

da voi

da tutti quelli
che abbiamo
crocifisso

non solo
ai
pali
del telefono

ma alle omissioni di improbabili dittatori

ché l'urlo
della femmina
madre
mammifera
arcaica
ancestrale

non può accogliere
perché
non può
trovare posa

che la ragione
non le sia
d'impiccio!

... e che non le sia! 

ché di dolore
signore e signori

ancor
si
muore

che ogni vittima
possa perdonare

noi

che non sappiamo quel che facciamo
ma
lo facciamo lo stesso,
ad libitum ...

sul far della sera si consulti, si studi, si legga
e dopo aver compreso
si agisca
 
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sl